QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il 7 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto-Legge che introduce disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da attività dell'Unione Europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.
Il cosiddetto “DL Salva infrazioni” contiene, si legge in una nota di Palazzo Chigi, una serie di disposizioni la cui approvazione è necessaria per attuare atti normativi dell'Unione Europea, oppure a causa di sentenze della Corte di giustizia dell'Unione Europea, o dell'avvio di procedure d'infrazione nei confronti dell'Italia che comportano obblighi statali di adeguamento. Nello specifico, il provvedimento mira ad agevolare la chiusura di 8 procedure di infrazione, di 7 casi di pre-infrazione e di un caso di aiuto di Stato, nonché ad adeguare l'ordinamento nazionale a 4 regolamenti e una direttiva.
Tra le procedure di infrazione di interesse ambientale si trovano quelle relative alle misure per il miglioramento della qualità dell’aria (la n. 2014/2147 relativa al superamento dei valori limite fissati per il PM10, la n. 2015/2043 per il biossido di azoto e la n. 2020/2299 per quanto concerne i valori limite per il PM2,5) e della prevenzione dei rischi connessi all’esposizione alle radiazioni ionizzanti (n. 2018/2044, per mancato recepimento della direttiva 2013/59/EURATOM).
Quanto alle procedure di pre-infrazione, d’interesse il caso EU Pilot 2022/10193/ENER, in materia di verifica dell'efficienza degli investimenti nella rete di distribuzione del gas ai fini della copertura tariffaria.
Il provvedimento, inoltre, agevola la chiusura del caso di aiuto di Stato SA.50274 (2018/EO), aprendo espressamente la possibilità per l'accumulo di fornire il servizio di interrompibilità del carico elettrico.