QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il 24 maggio la Commissione europea ha adottato il Pacchetto di Primavera del Semestre 2023 che contiene una Comunicazione sui principali contenuti, una Relazione per ognuno dei Stati membri (tra cui l’Italia), le Raccomandazioni specifiche per ogni Paese membro (qui l’Italia) e le Analisi approfondite per 17 Stati membri, tra cui l’Italia.
Tra le raccomandazioni specifiche per l’Italia la Commissione sottolinea la necessità di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, migliorare la struttura delle tasse ambientali, rafforzare la capacità amministrativa per l’attuazione del PNRR, snellire gli iter autorizzativi per le rinnovabili, potenziare le reti elettriche e del gas, stimolare l’efficienza energetica nell’edilizia, sviluppare la rete di ricarica per i veicoli elettrici, eliminare i sussidi dannosi per l’ambiente.
Relativamente alle rinnovabili, si legge nella raccomandazioni che la capacità FER “è cresciuta molto lentamente negli ultimi anni e la quota dei combustibili fossili nel mix energetico resta significativa” e sono quindi “necessari sforzi aggiuntivi per assicurare coerenza al quadro amministrativo e legislativo sia a livello nazionale che regionale”.
Sono raccomandati investimenti anche nella rete dei gasdotti al fine di “rimuovere le strozzature nell’esistente rete nazionale che non ha capacità di trasporto sufficiente a distribuire nuovi flussi di gas dal sud al nord del Paese”, ma si ricorda che “gli investimenti nelle infrastrutture per i fossili devono essere limitati allo stretto necessario e disegnati in modo da evitare il lock-in in tecnologie che non sono in linea con gli obiettivi climatici o che aumentino il costo della transizione energetica”.
Per quanto riguarda le misure per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, la Commissione suggerisce un approccio più mirato che integri le esistenti misure del PNRR con regimi incentivanti “per aumentare l’efficienza degli edifici con le prestazioni peggiori, garantendo al contempo adeguati sostegni alle famiglie vulnerabili”.