RECENSIONE
Con imperdonabile ritardo arriviamo a recensire il libro con il quale il nostro amico e collaboratore Leonello Serva, “geologo di lungo corso” come lui stesso si definisce, ha raccolto la sua varia attività editoriale che comprende anche molti articoli pubblicati da l’Astrolabio.
Fortunatamente, il ritardo riguarda solo la nostra mancanza di cortesia, perché gli argomenti prevalentemente trattati dall’autore, non rischiano di perdere di interesse a breve. Sia gli articoli divulgativi sulle dinamiche geologiche del pianeta - che hanno tempi lunghi per definizione- sia quelli che trattano di calamità naturali sono di grandissima attualità come, purtroppo, testimoniano le cronache quotidiane in Italia e in tutto il mondo. Cambiano gli eventi, non cambia la gravità delle loro conseguenze.
Non che non se ne parli su giornali e televisioni. Anzi, all’indomani di ogni evento catastrofico, i toni della denuncia e dello scandalo sono sempre più alti. Spesso inutilmente. A cambiare, innanzitutto, dovrebbero essere le politiche di prevenzione e di adattamento ai rischi naturali. Invece, poco o nulla si muove su questo piano.
Ecco, Leonello Serva, con i suoi articoli e la sua visione, consente di uscire dal sensazionalismo, dai toni allarmistici, dalle emergenze “più o meno alla moda” per affrontare i diversi fenomeni con realismo e consapevolezza a partire dalla conoscenza delle loro caratteristiche nei diversi territori e dall’esperienza di adattamento delle generazioni passate.
Serva è convinto che una maggiore consapevolezza dei cittadini possa condizionare i mercati e creare le condizioni per la decisione politica. E si spinge a indicare le misure di prevenzione utili ad attenuare i rischi naturali o almeno le conseguenze dei disastri, quelle da evitare perché inutilmente dispendiose o demagogiche, l’ordine di grandezza degli investimenti necessari e, soprattutto, la priorità con cui dovrebbero essere assunti i provvedimenti.
La sua competenza si deduce dalle esperienze professionali ed emerge dalla capacità di raccontare tecniche complesse come, ad esempio, il siting degli impianti industriali. Ma il suo approccio non è mai arido o tecnicistico: “la geologia si fa camminando” racconta in uno dei suoi pezzi. Inoltre, Serva è coinvolto in un’esperienza religiosa profonda che illustra spesso con citazioni godibili delle sacre scritture e con ricerche originali come le descrizioni dei terremoti nella Bibbia.
Potremmo dire che Serva ha un approccio “olistico” se non fosse un termine inflazionato dagli usi impropri. E, poi, a lui non piacerebbe una definizione così “politicamente corretta”.