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2025-05-15 15:23

Rottamare Elettrodomestici per Risparmiare

EFFICIENZA ENERGETICA

di: 
Marco Imparato

Nella seconda sessione della XIV Conferenza sull’efficienza energetica l'autore, direttore di APPLiA Italia - l’Associazione che, all’interno di Confindustria, raggruppa le imprese produttrici di elettrodomestici – ha illustrato la proposta di un incentivo per l’acquisto di apparecchi più efficienti, al fine di ridurre i consumi di energia, gestire lo smaltimento dei prodotti più vecchi e sostenere il Made in Italy.

Un incentivo per tutte le famiglie che hanno intenzione di cambiare un elettrodomestico vecchio e ad alto consumo con un apparecchio a più alta efficienza energetica. Una misura concreta per la riduzione delle bollette domestiche. Uno sconto sul prezzo d’acquisto per lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie e congelatori di classe energetica superiore, con contestuale smaltimento certificato del vecchio prodotto. È questa la proposta che APPLiA Italia ha posto all’attenzione del nuovo Governo e del Parlamento.

La misura consentirebbe di generare un beneficio per la bolletta energetica degli utenti, per il fabbisogno energetico del Paese e per un intero settore industriale, eccellenza del Made in Italy.

Il settore ha già reso possibili, grazie al continuo miglioramento dell’efficienza energetica degli elettrodomestici, risparmi per oltre 190 GWh/anno nel nostro paese, negli ultimi 10 anni.

Per intervenire in maniera strutturale e decisa sui consumi domestici, è necessario incrementare più rapidamente l’efficienza degli apparecchi, privilegiando quelli con una classe a maggiore rendimento.

Oggi, poco più del 3 % di elettrodomestici installati nelle abitazioni (su un parco complessivo di oltre 73 milioni) è nella fascia alta della nuova etichettatura energetica. Infatti, in Italia, scontiamo – come rappresentano i dati ENEA – un parco installato particolarmente vetusto, con una vita media dei prodotti di oltre 14 anni.

Una lavatrice o un frigorifero più efficienti garantiscono un risparmio di almeno 200 kWh l’anno, corrispondenti a circa 150 euro in meno in bolletta, ogni dodici mesi, per ogni famiglia.

Su scala nazionale, una misura come quella proposta da APPLiA Italia, applicata su 2,5 milioni di apparecchi si tradurrebbe in un risparmio energetico superiore agli 800 GWh l’anno: in pratica, il consumo domestico annuale di una città di 600mila abitanti.

Ci sarebbe poi un altro beneficio per l’intero sistema, ovvero una maggiore efficienza nella raccolta e nel riutilizzo dei RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Oggi, l’Italia non riesce a centrare gli obiettivi che si è data insieme all’Unione Europea: il tasso di ritorno è del 36,8% a fronte di un target del 65%. Si evidenzia che le materie e i componenti degli elettrodomestici sono recuperabili per oltre il 95%, ma solo un terzo dei rifiuti attuali è gestito in modo corretto e ciò determina uno spreco incredibile.

Ecco, con una iniziativa simile ci sarebbe un incremento di almeno il 30% nella raccolta corretta dei RAEE, perché l’incentivo sarebbe legato alla certificazione del conferimento e smaltimento presso i centri autorizzati. Ovvero, è prevedibile ottenere un incremento del corretto conferimento di apparecchi da avviare al riciclo/recupero di almeno 100mila tonnellate in più all’anno.

La proposta porterebbe un vantaggio per le famiglie, per l’ambiente, per la bolletta energetica del paese e, fatto non secondario, costituirebbe un sostegno a una delle eccellenze del Made in Italy perché non possiamo dimenticare che la filiera degli elettrodomestici di fascia alta è uno degli asset più importanti del nostro commercio estero, con oltre 145mila occupati, compreso l’indotto. È un settore sensibile al rialzo dei costi dell’energia e delle materie prime, che può essere supportato in maniera intelligente indirizzando i consumatori del mercato nazionale.