QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il 14 settembre il Parlamento europeo ha votato la revisione della Direttiva sulle energie rinnovabili (modifica la Direttiva 2018/2001, il Regolamento 2018/1999 e la direttiva n. 98/70/CE) per aumentare al 45% (dal 32% attualmente previsto) la quota di rinnovabili nel consumo finale di energia dell'UE entro il 2030, obiettivo sostenuto anche dalla Commissione nell'ambito del pacchetto "RepowerEU".
Con una votazione separata, i deputati europei hanno sostenuto anche la revisione della Direttiva sull'efficienza energetica, aumentando l'obiettivo UE di riduzione del consumo di energia finale al 40% e almeno al 42,5% per il consumo di energia primaria, entro il 2030 rispetto ai dati del 2007. Per raggiungere questi obiettivi, gli Stati membri dovranno stabilire i contributi nazionali vincolanti.
Ora i due provvedimenti entreranno nella fase di negoziazione tra Parlamento e Consiglio, che a giugno scorso aveva indicato la propria posizione: un obiettivo vincolante a livello dell'UE del 40% di energia da fonti rinnovabili nel mix energetico complessivo entro il 2030 e obiettivi di riduzione del consumo di energia a livello dell'UE del 36% per il consumo finale di energia e del 39% per il consumo di energia primaria entro il 2030.
La revisione delle due direttive e dei rispettivi target è uno degli elementi previsti dal pacchetto “Fit for 55%”, adottato dalla Commissione a luglio 2021, allo scopo di raggiungere il nuovo obiettivo europeo di riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030.