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2024-03-19 10:02

Rapporto rifiuti speciali di ISPRA: i dati 2020

QUEL CHE C'È DA SAPERE

È stato presentato il 23 giugno il “Rapporto Rifiuti speciali -Edizione 2022” che presenta i dati a livello nazionale e regionale relativi all’anno 2020 della produzione e gestione dei rifiuti speciali, ed è frutto dell’attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte di ISPRA, con il contributo delle Agenzie regionali e provinciali per la Protezione dell’Ambiente.

Nel 2020, anno della pandemia e dei lockdown, la produzione di rifiuti speciali è diminuita in Italia di quasi 7 milioni di tonnellate rispetto al 2019. La diminuzione più significativa, pari al -4,6%, riguarda i rifiuti non pericolosi, che rappresentano il 93,3% del totale di quelli speciali, mentre quelli pericolosi calano di circa il 3%.

I rifiuti da costruzione e demolizione confermano il loro primato tra i rifiuti speciali prodotti nel 2020 (45,1% del totale), seguiti dai rifiuti delle attività di gestione dei rifiuti e di risanamento ambientale (26,3%) e da quelli delle attività manifatturiere (18,2% circa 26,7 milioni di tonnellate).

A causa della pandemia da Sars-Cov 2 nel 2020 sono stati prodotte 232 mila tonnellate di rifiuti sanitari, per la maggior parte pericolosi a rischio infettivo,  con un incremento del 16%.

Il Rapporto raccoglie anche i dati relativi ai flussi di rifiuti con maggiori criticità gestionali: amianto (Friuli Venezia Giulia la regione a produrne di più nel 2020), veicoli (-5,8% quelli trattatti) e pneumatici fuori uso (-1,6% rispetto al 2019), fanghi di depurazione urbani e industriali (costanti nel 2020), rifiuti da costruzione e demolizione (dei quali quasi il 78% è avviato a recupero).