DIBATTITO PUBBLICO SUI RIFIUTI
Gli Amici della Terra sostengono da anni la necessità di chiudere il ciclo dei rifiuti attraverso un sistema industriale efficiente ed evoluto invece del ricorso alle discariche e presentano le proprie proposte, basate sulle esperienze virtuose italiane e sulla responsabilità, al confronto aperto con i cittadini. Si trovano come “nemici” gli ambientalisti ideologici e quegli esponenti politici che, per ignoranza, o per demagogia alimentano false paure sugli inceneritori e, in generale, pericolose diffidenze verso le tecnologie. Proponiamo un episodio locale ma emblematico: uno scambio di battute su Facebook tra la presidente degli Amici della Terra Monica Tommasi, sostenuta anche da Maurizio Conticelli, ex consigliere comunale del Comune di Orvieto, e il consigliere del PD Fabio Paparelli, già Presidente della giunta della Regione Umbria.
Monica Tommasi: Dopo anni di battaglie, cortei, manifestazioni, prese di posizione contro qualsiasi ulteriore aumento dell’estensione della discarica de Le Crete, il Governo regionale a guida Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia- che da sempre hanno sposato la battaglia contro la discarica orvietana - ha mostrato il suo vero volto. Non hanno avuto il coraggio di presentare uno scenario realistico che è quello di prevedere l'uso dell'inceneritore di Terni insieme alle cementerie di Gubbio per trattare rifiuti umbri. Così il futuro è quello che vedrà grandi ampliamenti della discarica di Orvieto.
Fabio Paparelli: Le soluzioni proposte sono irricevibili, sia l’ampliamento delle discariche che il termovalorizzatore, ci riportano indietro di 30 anni e tra l’altro la quantità di rifiuti residuata da una raccolta differenziata al 75 % non giustifica il termovalorizzatore, che vedrà eventualmente la luce tra 10 anni. Nel frattempo???
Allo stesso modo è irricevibile la proposta di bruciare rifiuti nelle conca ternana ambientalmente non compatibile con una qualità dell’aria tra le peggiori in Italia.
Il paradosso è che l’Umbria Verde invece di avere un piano rifiuti moderno ed all’altezza, utilizzando i fondi del PRNN, come ad esempio i trattamenti a freddo ed il riciclo delle materie, si ritrova a fare discussioni ed atti degli anni ‘80
Maurizio Conticelli: Fabio scusami, ma è il tuo commento ad essere irricevibile, se è vero che a fronte della tua giovane età, hai ricoperto ruoli rilevanti come Amministratore prima nella Provincia di Terni e poi nella Regione, proprio mentre la discarica di Orvieto veniva sommersa dai rifiuti campani e mentre le istituzioni si adoperavano per creare il terzo calanco; nel frattempo si è andati avanti con sopraelevazioni ed ampliamenti, peraltro senza prevedere ed attuare interventi di messa in sicurezza permanenti (fattispecie quest'ultima che fortunatamente non ha riguardato Le Crete). Mi chiedo come si faccia ad accettare l'incenerimento di oltre 100 mila t/anno di rifiuti speciali (pulper di cartiera) dalla Toscana, come avviene oggi a Terni, e non valutare la possibilità di incenerire la frazione secca dei rifiuti urbani, peraltro con emissioni di gran lunga meno dannose del pulper e con risparmio dei volumi delle discariche che non sono beni inesauribili. Sappiamo tutti che parlare di inceneritore a Terni equivalga ad aprire un acceso dibattito, ma le proposte degli Amici della Terra mi sembrano molto avanzate rispetto alle indicazioni gestionali sui rifiuti a livello europeo.
Fabio Paparelli: Caro Maurizio è del tutto evidente che, pur essendo stato nelle istituzioni, non conosci la storia né personale né quella dell’istituzioni. Io insieme all’allora Presidente Cavicchioli facemmo chiudere l’inceneritore Asm e facemmo ricorso, vinto al TAR e perso in Consiglio di stato contro l’autorizzazione a bruciare pulper da cartiera che venne considerato dal Consiglio di stato autorizzabile in procedura semplificata in quanto biomassa e non rifiuto. Informatevi!!!
PS: Io ed il PD faremo la battaglia sia contro il termovalorizzatori sia contro l’ampliamento delle discariche, tanto più contro l’incenerimento dei rifiuti nella conca ternana ampiamente compromessa. Se pensate di risolvere il problema delle crete proponendo l’incenerimento dei rifiuti nell’inceneritore di Terni te lo rispediamo al mittente senza se e senza ma!
Maurizio Conticelli: Caro Fabio mi dispiace deluderti, ma ho avuto modo di conoscere molto da vicino la storia dei rifiuti in Umbria e mi sembra infantile il tentativo di mettere in piedi una rissa tra Terni e Orvieto mentre l'intera regione rischia di bruciare, e non certo per i termovalorizzatori, ma per l'incapacità dimostrata nei decenni passati ed ora per gran parte riconfermata di definire ed attuare una avanzata politica di gestione dei rifiuti. Non devi però dimenticarti dei ruoli rilevanti che hai ricoperto e delle responsabilità che ne derivano a tuo carico; mi sembra troppo comodo giocare oggi a fare il "grillino", con tutto il rispetto per il Movimento 5 Stelle. A presto!
Fabio Paparelli: Maurizio leggi tutto quello che si scrive oppure rischi di dire cavolate. È l’autore del post (Monica Tommasi n.d.r.) che cerca di mettere in competizione Terni e Orvieto io ho detto ben altro, assolutamente il contrario e cioè che non va bene né la termovalorizzazione né l’ampliamento delle discariche. Rileggi il tutto con attenzione ed evitiamo guerre tra poveri, Terni e Orvieto debbono fare una battaglia comune che è per l’innovazione e la transizione ecologica.
Monica Tommasi: Fabio Paparelli Non so perché confonde il vecchio inceneritore di ASM con l'inceneritore di Acea. L'inceneritore di Acea attualmente termovalorizza rifiuti con codice CER 03 03 07 e “Scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica con codice CER 03 03 10. Non capisco di cosa parla. Ma può verificare qui dove è riportato il progetto di VIA.
Monica Tommasi: Mi scusi Fabio Paparelli ma credo che sia giunto il momento di tirare fuori le proposte praticabili e fare un confronto pubblico che non c'è mai stato anche per aumentare la consapevolezza dei cittadini e per poter prendere delle decisioni. Non capisco perché non si debba discutere la proposta di bruciare i rifiuti a Terni, rifiuti che già vengono bruciati ma oggi arrivano da fuori regione. I ripetuti superamenti dei limiti di concentrazione per le Polveri fini PM 10 che si sono registrati nella “Conca Ternana”, causa dell'inclusione dell’Umbria nella Procedura di infrazione 2014/2147 CE della Commissione europea, sono dovuti al riscaldamento come riportato dai dati sull'emissione in atmosfera da Arpa Umbria e la strada per abbatterli non è quella di chiudere l'industria ma forse è quella di fare il teleriscaldamento e mettere al bando le caldaie domestiche. Quello che auspico è di partire dai dati e ragionare. Utilizzare l'inceneritore di Terni per i rifiuti umbri e parallelamente i cementifici di Gubbio non è ritornare agli anni '80 ma gestire i rifiuti in modo integrato e ambientalmente sostenibile (riduzione degli impatti e delle emissioni) e portare in discarica percentuali vicine allo zero. Quello che chiediamo alle forze politiche è di fare proposte e aprire dibattiti.
Fabio Paparelli: Monica Tommasi non dica cose non vere e false informazioni; ad oggi a Terni non viene bruciato alcun rifiuto, e la qualità dell’aria non consente ulteriori emissioni.
Allo stesso modo non è ambientalmente sostenibile l’ampliamento della discarica Le crete. Grazie alle nuove tecnologie ed all’industria del riciclo sono superati anche i termovalorizzatori, per esempio con tecnologie cosiddette a freddo. Del resto se portiamo la differenziata al 75% il rifiuto che residua non giustifica ne un termovalorizzatore ( che dovrebbe bruciare rifiuti di altre regioni per mantenersi) ne ampliamenti di discariche.
Pronto a qualsiasi confronto pubblico!!!
Monica Tommasi: Gentile Fabio non è mia abitudine dare informazioni false. Sono abituata a basare posizioni e dichiarazioni a partire dai dati ufficiali. A Terni nell’inceneritore di Acea vengono bruciati circa 100.000 tonnellate di rifiuti speciali all’anno. È pulper da cartiera. Penso che sappia che dal 2014 la società chiede di sostituirne una parte con rifiuti provenienti dal trattamento dei rifiuti urbani. Autorizzazione che è stata negata recentemente dalla Regione per il dissenso del comune di Terni e Narni. La sostituzione con i rifiuti, a differenza di quanto lei sostiene, ridurrebbe le emissioni in atmosfera. Per saperne di più le consiglio di vedersi questa presentazione sulle emissioni nel settore rifiuti (link) e di leggersi un recente articolo del prof. Massarutto che parla anche di lei (link). Infine mi deve far capire in quale realtà sono superati gli inceneritori, e non mi dica Contarina! Comunque se pensa a Contarina trova la risposta sempre nell’articolo di Massarutto o qui (link). Mi auguro di poter discutere e approfondire al più presto questi temi anche con delle iniziative del PD orvietano, altrimenti dovremmo continuare a mettere rifiuti nella discarica di Orvieto per i prossimi dieci anni e buona pace di tutti. Ma smettiamo almeno di prenderci in giro sventolando tecnologie farlocche.
Fabio Paparelli: Monica Tommasi Se lei non conosce la differenza del Pulper da cartiera con i rifiuti solidi urbani non è un mio problema, magari studi un pochino.
Monica Tommasi: Fabio Paparelli certo che conosco la differenza. L'ho anche studiata un pochino. Credo però che lei faccia finta di non capire.
Monica Tommasi: Ecco ad esempio Fabio Paparelli la carta: spieghi a chi ci legge la differenza del codice 200101, carta e cartone per l'appunto, quando viene classificato urbano e quando viene classificato speciale.
Fabio Paparelli: Monica Tommasi il pulper da cartiera secondo la sentenza del Consiglio di Stato è considerato biomassa e non rifiuto, si informi. Inoltre se le piace fare una guerra tra poveri ossia mettere in contrapposizione l’ampliamento della discarica con l’incenerire rifiuti a Terni lei non solo sbaglia ma non otterrà nulla… Si unisca piuttosto alla nostra battaglia che è sia contro l’ampliamento delle discariche che contro la termovalorizzazione. Infatti con una percentuale di differenziata al 75% non c’è bisogno di termo valorizzatori, residuando infatti una piccola quantità si può trattare in vari modi anche con avanzati trattamenti a freddo.
Monica Tommasi: E dove li mettiamo il 25% dei rifiuti indifferenziati più un buon 15% di residui della differenziata? Chi, come lei, continua a ragionare in questo modo è chi vuole continuare a utilizzare in maniera impropria le discariche. Chi vuole nascondere i problemi sotto il tappeto. Lo dicono i fatti e i dati non le chiacchere. Oggi in Umbria si conferisce in discarica il 37% dei rifiuti.
Fabio Paparelli: Se poi lei è favorevole alla termovalorizzazione o incenerimento dei rifiuti solidi urbani si faccia l’impianto sotto casa grazie, noi ternani ne facciamo a meno…
Monica Tommasi: ma lei è Fabio Paparelli rappresentante dell'Assemblea legislativa della regione Umbria? Quindi gli orvietani che, giustamente sono contrari alla discarica, dovrebbero dire ai ternani di fare la discarica a casa loro? Ma come ragiona? Neanche i grillini ragionano come lei.