EMISSIONI GLOBALI DI METANO
Gli Amici della Terra chiedono che l’Italia, presidente di turno del G20 per Energia e Clima, proponga limiti globali alle emissioni di metano, problema europeo e mondiale di grande impatto sul riscaldamento atmosferico, ma risolvibile.
Foto di Copertina: Instagram - @palazzorealenapoli_ufficiale
Si stanno svolgendo a Napoli in questi giorni i lavori del G20 per Energia e Clima. Monica Tommasi, presidente degli Amici della Terra, è intervenuta in proposito con una nota diffusa alla stampa: “l’Italia, presidente di turno, ha il dovere di presentare proposte razionali e fattibili per ridurre le emissioni climalteranti dell’industria energetica. Per gli Amici della Terra l’intervento più urgente e che può dare i migliori risultati in pochi anni, riguarda le emissioni di metano, ben più climalteranti della stessa CO2, sia che provengano da rilasci autorizzati, sia da fughe involontarie”.
“Le tecnologie per ridurre queste emissioni ci sono e sono utilizzabili con costi minimi, come ha calcolato anche l’Agenzia per l’Energia dell’OCSE. L’Italia e l’Europa, principali importatori e consumatori mondiali di metano, hanno la responsabilità di adottare stringenti limiti emissivi per sé stessi e per gli altri grandi consumatori come Stati Uniti e Cina e di fare in modo che siano applicati anche dai Paesi esportatori, come la Russia. Il problema è mondiale, le emissioni non si fermano alle frontiere, il G20 è la sede giusta per introdurre e condividere soluzioni globali”.
“Secondo l’UNEP, le emissioni di metano dell’industria energetica si possono ridurre del 45% entro il 2030, evitando 0,3 gradi centigradi di riscaldamento globale entro il 2045. Si tratta dell’intervento più serio e verificabile – ha proseguito Tommasi – per rispettare il limite di aumento medio di 1,5 gradi. Purtroppo, i lavori preparatori del Governo italiano per il G20, ma anche per la COP26, di cui condivide la responsabilità con la Gran Bretagna, si sono svolti nel più totale silenzio e assenza di comunicazioni e coinvolgimento. Sconosciute le proposte italiane”.
“L’interesse degli Amici della Terra – ha aggiunto la presidente – deriva dalla convinzione che il metano avrà ancora a lungo un ruolo fondamentale nella transizione energetica, e non va demonizzato come altre associazioni stanno facendo. Sì al gas naturale, ma usato bene, per sostituire carbone e petrolio e per evitare di distruggere il paesaggio italiano con distese di fotovoltaico a terra ed eolico sui crinali”.
“Per questo – ha ricordato Monica Tommasi – gli Amici della Terra sono impegnati da più di due anni sull’argomento con studi e proposte, come la ricerca del 2019 Strumenti di mercato per la riduzione delle emissioni di metano della filiera del Gas naturale, e con eventi pubblici, come l’ultimo, La ricerca spaziale ai fini del monitoraggio ambientale dello scorso 25 giugno, e il prossimo previsto per il 28 settembre: Una strategia italiana per la riduzione delle emissioni di metano della filiera del Gas naturale. Tutto il materiale è disponibile sul sito degli Amici della Terra”.
Per saperne di più, gli Amici della Terra raccomandano di consultare i seguenti link:
Strumenti di mercato per la riduzione delle emissioni di metano della filiera del Gas naturale
https://www.amicidellaterra.it/images/EDF/Rapporto_ADT-EDF_Web_15-10-2020.pdf
La ricerca spaziale ai fini del monitoraggio ambientale
Una strategia italiana per la riduzione delle emissioni di metano della filiera del Gas naturale http://www.amicidellaterra.it/index.php/studi-e-attivita/energia/all4climate2021/269-verso-una-strategia-italiana-per-la-riduzione-delle-emissioni-di-metano-della-filiera-del-gas-naturale