Oggi:

2024-03-28 23:26

No Agency, No Transition

SNPA A PARLAMENTO E GOVERNO

di: 
SNPA

Governo e Parlamento trascurano gli strumenti fondamentali per attuare politiche ambientali nonostante gli impegni presi col Green Deal: in tutto il PNRR non c’è una riga sul rafforzamento del Sistema delle Agenzie per l’ambiente (ma dovremmo parlare di mancato adeguamento persino ai normali compiti assegnati al SNPA dalla legge istitutiva). La situazione è talmente grave da aver costretto i responsabili del Sistema a rivolgere un appello alle istituzioni. Pubblichiamo il testo integrale del Comunicato. L’Astrolabio e gli Amici della Terra si associano all’Appello.

Il Presidente del SNPA Stefano Laporta, insieme ai Direttori delle Agenzie componenti il Sistema, hanno firmato oggi una lettera indirizzata al Parlamento e al Governo sulle iniziative più urgenti per il rafforzamento del Sistema Nazionale, che oggi è in grado di fornire un importante supporto alle esigenze di tutela dell’ambiente e della salute per la transizione ecologica. 

Con più di 9000 professionisti, personale qualificato e specializzato in diverse discipline, tra chimici, fisici, biologi, geologi, ingegneri e anche medici, avvocati, comunicatori il Sistema è una comunità tecnico-scientifica che ha saputo “fare rete” a livello nazionale; nonostante sia ancora disomogeneo su scala nazionale, questa rete rappresenta un valore importante per il Paese, un vero e proprio servizio pubblico per l’ambiente e la sostenibilità.

L’approvazione dei Decreti attuativi previsti dalla Legge 132/2016, istitutiva del Sistema, si pone come strumento indispensabile per conferire maggiore incisività all’azione del SNPA, soprattutto l’adozione del Regolamento con il quale saranno definite le modalità per individuare il personale preposto all’effettuazione degli interventi ispettivi di competenza del SNPA. Si tratta di un provvedimento essenziale, in quanto consentirebbe di assicurare, in un quadro di maggiore omogeneità nazionale, quei compiti di vigilanza e controllo che fungono da necessario completamento delle funzioni di monitoraggio e conoscenza ambientale assegnate al Sistema.

Il SNPA può e dovrebbe costituire uno dei sostegni alla corretta implementazione del PNRR, rappresentando uno dei supporti tecnico scientifici qualificati per la realizzazione dei progetti previsti nel Piano, con team multidisciplinari, che possono fare riferimento a modalità agili e innovative di collaborazione tra competenze diverse, particolarmente rilevanti per velocizzare la gestione delle procedure complesse (ambiente, urbanistica, paesaggio, appalti) e l’unico riferimento tecnico-scientifico per il potenziamento omogeneo a livello nazionale della filiera dei controlli ambientali.

La versione attuale del PNRR non contiene espliciti riferimenti alla valorizzazione del SNPA né alle fondamentali funzioni del controllo pubblico in materia ambientale, mentre le proposte su Ambiente/Clima/Salute con l’istituzione del SNPS sembrano prevedere un quadro di riforme che rischia di sovrapporsi alle funzioni del SNPA, anziché puntare alla definizione di un rapporto integrato, sinergico e collaborativo tra i due sistemi.

Sulla base di queste considerazioni, i rappresentanti legali delle componenti del Consiglio del SNPA, hanno chiesto al Parlamento e al Governo di intervenire, nell’ambito delle rispettive titolarità istituzionali, affinché venga data immediata e piena attuazione alla legge n. 132/2016, attraverso l’approvazione dei Decreti previsti; che venga individuato il SNPA quale strumento tecnico/scientifico di riferimento e per assicurare un sistema di controlli che garantisca terzietà e qualità, anche nella chiave della realizzazione del PNRR; che venga dato seguito all’impegno del Governo di assumere le iniziative opportune, anche di carattere normativo, per consentire alle ARPA di poter continuare ad esercitare le attività ispettive, di controllo e di vigilanza ambientale; che venga assicurata l’istituzione con legge dei profili professionali ambientali che consentano di dare accesso a tutti i laureati a parità di trattamento all’interno del Sistema, anche attraverso una modifica normativa che renda possibile la gestione e l’organizzazione delle attività e del personale nelle ARPA, nel rispetto delle altre professioni e dei relativi ordinamenti.