QUEL CHE C'È DA SAPERE
È stato reso pubblico uno studio promosso da AIRU (Associazione Italiana Riscaldamento Urbano) in collaborazione con Utilitalia e condotto dai Politecnici di Milano e Torino.
Lo scopo dello studio (“Valutazione del potenziale di diffusione del teleriscaldamento efficiente sul territorio nazionale”, scaricabile sul sito AIRU) è quello di intercettare tutte le fonti di calore disponibili sul territorio che, invece di essere disperse, potrebbero essere recuperate e valorizzate attraverso reti di teleriscaldamento.
Ne emerge il grande potenziale del teleriscaldamento efficiente nel nostro Paese. Infatti, a fronte di un fabbisogno complessivo di calore calcolato per i settori civile, residenziale e terziario pari a 329 TWh, 114 TWh potrebbero tecnicamente essere forniti dal teleriscaldamento efficiente.
Secondo lo studio, inoltre, “in un’ottica di minimizzazione del costo complessivo del sistema, depurata di qualunque sistema incentivante, il potenziale di diffusione del teleriscaldamento in confronto alle soluzioni individuali tradizionali risulta essere pari a 38 TWh alle condizioni economiche vigenti, a fronte dei 9TWh attuali”, ossia quattro volte la dimensione attuale.
Lo scenario proposto permette, inoltre, una riduzione pari a 5,7 MtCO2eq delle emissioni di gas serra e una riduzione delle concentrazioni degli inquinanti nelle aree urbane pari al traffico di 1 milione di auto.