QUEL CHE C'È DA SAPERE
La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica fino al 9 luglio su quella che nel suo programma di lavoro definisce “Ondata di ristrutturazioni” degli edifici nell’Ue, per renderli ad alta efficienza energetica.
Gli edifici sono responsabili del 40% del consumo di energia dell'Ue e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra, e la loro ristrutturazione su larga scala costituisce una priorità del Piano di rilancio post-Covid, sottolinea la Commissione europea, anche per l'elevato potenziale di creazione di posti di lavoro e investimenti.
Circa il 75% degli edifici esistenti nell’Ue è inefficiente dal punto di vista energetico ed è stato costruito prima dell'entrata in vigore della legislazione sulla prestazione degli edifici. L'80% degli edifici attuali sarà ancora in uso nel 2050 e attualmente, in media, solo l'1% degli edifici viene sottoposto a lavori di ristrutturazione ogni anno. L’obiettivo è almeno raddoppiare questa percentuale.
Attraverso la consultazione pubblica, la Commissione Ue cerca feedback su come aumentare il tasso e la qualità dei lavori di ristrutturazione degli edifici, attraverso strumenti normativi, politici e finanziari. La Commissione, che presenterà la sua proposta in autunno, evidenzia come, oltre che a ridurre le emissioni, il Piano di ristrutturazioni di edifici privati e pubblici “porterà a una riduzione del consumo di energia (e a una riduzione delle bollette domestiche), a edifici più sicuri e più sani, nonché ad affrontare la povertà energetica e migliorare la qualità della vita delle persone”.