Oggi:

2024-03-29 13:00

Ambiente ed energia nel decreto Cura Italia

QUEL CHE C'È DA SAPERE

La Camera ha approvato in via definitiva il decreto legge “Cura Italia”, modificato dal Senato, che contiene alcune disposizioni in materia di energia e ambiente.

L’art.113 proroga al 30 giugno 2020 i termini di scadenza dei seguenti adempimenti relativi alla gestione dei rifiuti:

  • Presentazione del MUD (modello unico di dichiarazione ambientale), per il quale la normativa vigente fissa il termine ordinario di presentazione al 30 aprile dell'anno successivo a quello di riferimento;
  • Presentazione della comunicazione annuale dei dati relativi a pile e accumulatori immessi sul mercato nazionale nell'anno precedente e trasmissione dei dati relativi alla raccolta e al riciclaggio dei rifiuti di pile e accumulatori portatili, industriali e per veicoli (la normativa vigente fissa il termine di presentazione al 31 marzo);
  • Presentazione al Centro di Coordinamento RAEE della comunicazione, da parte dei titolari degli impianti di trattamento dei RAEE, delle quantità di RAEE trattate nell'anno precedente (la normativa vigente fissa il termine al 30 aprile di ogni anno;
  • Versamento del diritto annuale di iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali.

Inoltre, l’art. 113-bis consente di derogare alle quantità e ai limiti temporali massimi previsti dal Codice dell'ambiente per l'effettuazione del deposito temporaneo di rifiuti.

In materia di energia, l’art. 125 proroga di sei mesi, dal 15 gennaio al 15 luglio, limitatamente al 2020, il termine entro il quale dev'essere annualmente emanato il decreto del ministro dello Sviluppo economico con cui sono ripartite le effettive disponibilità finanziarie per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile tra i Comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, nonché dal 15 maggio al 15 novembre (sempre sei mesi) il termine entro il quale i Comuni beneficiari dei contributi sono tenuti a iniziare l'esecuzione dei lavori, pena la decadenza dell'assegnazione del contributo.

Infine, l’art. 125-bis prevede proroghe di termini relativi a varie fasi delle procedure in materia di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico.