QUEL CHE C’È DA SAPERE
Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, lo schema di decreto del Presidente della Repubblica sul regolamento del personale ispettivo del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa).
Su proposta del ministro dell’Ambiente, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, lo schema di decreto disciplina le modalità di individuazione del personale incaricato degli interventi ispettivi, le competenze, i criteri generali per lo svolgimento delle attività nonché le modalità per la segnalazione di illeciti ambientali da parte di enti e di cittadini, singoli o associati. Lo schema adotta, inoltre, il codice etico concernente il personale ispettivo del Snpa.
Secondo quanto anticipato dal ministero dell’Ambiente, l’Ispra e le Arpa provvederanno a individuare, con criteri meritocratici e obiettivi, gli addetti a interventi ispettivi tra il personale in possesso di adeguata qualificazione comprovata dai titoli di studio e dall’esperienza maturata nei settori specifici di attività.
Al superamento della selezione per titoli di studio ed esperienza farà seguito un percorso formativo che prevede anche l’affiancamento al personale in servizio, al termine del quale sarà acquisita la qualifica di ispettore.
Il personale incaricato degli interventi ispettivi dovrà inoltre seguire percorsi di aggiornamento annuale.
Nell’ambito del personale ispettivo l’Ispra e le Arpa sceglieranno coloro che, nell’esercizio della funzione, assumeranno la qualifica di polizia giudiziaria con incremento dell’azione di contrasto agli illeciti ambientali.
Lo schema di decreto detta anche i criteri per lo svolgimento dell’attività ispettiva, prevedendo che il personale venga dotato di un tesserino di riconoscimento da esibire al momento dell’accesso a siti o impianti.
Si stabilisce inoltre che chiunque, in forma singola o associata, possa segnalare all’Ispra e alle Arpa gli illeciti ambientali utilizzando il modulo disponibile sui siti istituzionali degli enti. Le segnalazioni dovranno essere circostanziate e riguardare fatti riscontrabili e conosciuti direttamente dal denunciante, tempo e luogo e ogni altro elemento utile ad identificare chi ha posto in essere l’illecito, inclusa eventuale documentazione fotografica.