QUEL CHE C’È DA SAPERE
La Protezione civile ha pubblicato la mappa delle alluvioni nelle varie regioni italiane dal 1918 al 2001, utilizzando le informazioni sugli eventi di inondazione censite dal Progetto AVI (Aree Vulnerabili Italiane) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), che censisce le aree storicamente colpite da calamità geologiche (frane) ed idrauliche (piene).
La mappa rappresenta il numero di eventi di inondazione per chilometro quadrato per ciascuna regione. Le informazioni raccolte riguardano sia gli aspetti fisici legati alle dinamiche dei processi idrogeologici sia i danni e gli impatti socio-economici da essi prodotti. L'archivio contiene informazioni su oltre 7.500 inondazioni e su oltre 12.000 località colpite e rappresenta l’unico archivio di notizie sulle inondazioni avvenute nel XX secolo in Italia.
Una seconda mappa riguarda gli effetti delle alluvioni sulla popolazione e rappresenta la distribuzione geografica degli eventi di inondazione che negli ultimi 50 anni (1965-2014) hanno causato danni diretti alla persone. I dati utilizzati provengono da un catalogo che raccoglie dati e informazioni dall’anno 589 ad oggi e, per ciascun evento di inondazione, riporta il numero esatto o approssimato dei morti, dispersi, feriti, sfollati e senzatetto che l’evento ha causato e che è stato possibile estrapolare dalle fonti storiche, cronachistiche e bibliografiche utilizzate per la sua compilazione. I dati del catalogo vengono utilizzati per studiare la distribuzione geografica e temporale degli eventi dannosi, per quantificare l’impatto che tali eventi producono sulla popolazione ed i livelli di rischio a cui la stessa è soggetta. I simboli in blu nella mappa sono gli eventi che hanno causato vittime ovvero morti e/o feriti e/o dispersi, i simboli blu chiaro gli eventi che hanno causato evacuati e/o senza tetto.