QUEL CHE C’È DA SAPERE
La commissione ambiente della Camera ha espresso una valutazione positiva sulla comunicazione della Commissione Ue intitolata “Verso un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti”
Secondo la commissione ambiente della Camera, “occorre corredare le indicazioni della Commissione europea di un quadro finanziario adeguato, che individui tutte le risorse attivabili allo scopo, ivi compreso il ricorso a finanziamenti della BEI”, perché “un'evoluzione così radicale e profonda, qual è quella prospettata, pur offrendo importanti possibilità occupazionali e vantaggi economici in termini di risparmi di spesa e di nuovi investimenti, comporta, specie in una prima fase, un consistente impegno finanziario per la conversione di processi produttivi e organizzativi”. Di conseguenza, gli obiettivi indicati dalla Commissione Ue andranno realizzati “senza gravare i sistemi economici di oneri non sostenibili che ne indebolirebbero ulteriormente la competitività”, prevedendo meccanismi incentivanti, “scorporando i relativi oneri dal computo dei saldi rilevanti ai fini del Patto di stabilità, oppure mediante misure premiali nei casi in cui vengano realizzati progressi significativi nella direzione indicata, assumendo a riferimento le migliori pratiche”.
La comunicazione della Commissione europea afferma che l’economia circolare ha le potenzialità per creare numerosi posti di lavoro in Europa, preservando nel contempo risorse preziose e sempre più scarse, riducendo l'impatto ambientale legato al loro impiego e iniettando nuovo valore nei materiali di scarto. Vengono previste misure settoriali e norme di qualità per le materie prime secondarie. Le azioni chiave da realizzare nel corso del mandato dell'attuale Commissione comprendono modifiche delle attuali direttive sui rifiuti e altre iniziative:
una serie di azioni in materia di riutilizzo delle acque, tra cui una proposta legislativa sulle prescrizioni minime per il riutilizzo delle acque reflue.