QUEL CHE C’È DA SAPERE
In vista della Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici(Cop21), che si terrà a Parigi il prossimo dicembre, la Camera dei deputati ha approvato alcune mozioni in cui, tra le altre cose, vengono affrontati i problemi della fiscalità ambientale e della solitudine delle politiche europee in materia di contenimento delle emissioni di gas a effetto serra.
Su quest’ultimo punto, la mozione proposta da Forza Italia impegna il governo a costruire un accordo, che consenta “la maggiore partecipazione possibile da parte di tutti i Paesi, al fine di evitare l'attuale situazione che vede solo pochi Paesi, per lo più europei, che agiscono concretamente, vanificando i benefici sul clima, in quanto l'impegno dei Paesi virtuosi inciderebbe solo su una piccola parte delle emissioni su scala mondiale e, in secondo luogo, si distorcerebbe la concorrenza a vantaggio dei Paesi inadempienti”.
Sul secondo punto, la mozione proposta dal Pd impegna il governo a “promuovere una riforma sostanziale che renda efficace il sistema europeo di scambio dei titoli di emissione di gas serra (EU-ETS), anche allargando la platea delle attività economiche incluse nel sistema e ad assumere iniziative per definire ed adottare, anche nelle opportune sedi comunitarie e internazionali, nuove forme di fiscalità ambientale che impongano una giusta tassazione al carbonio e dunque alle attività che producono emissioni climalteranti insieme ad un sistema di regole chiaro, uniforme e stabile nel tempo, per orientare le scelte di investimento delle imprese verso tecnologie e attività a bassissime emissioni di carbonio”.
Sullo stesso punto, la formulazione della mozione proposta da Sel impegna il governo “ad attivarsi in ambito nazionale e in sede di Unione europea, affinché si adottino opportune forme di fiscalità ambientale che rivedano le imposte sull'energia e sull'uso delle risorse ambientali nella direzione della sostenibilità, anche attraverso la revisione della disciplina delle accise sui prodotti energetici in funzione del contenuto di carbonio (carbon tax), al fine di accelerare la conversione degli attuali sistemi energetici verso modelli a emissioni basse o nulle”.