SESTA CONFERENZA NAZIONALE
Nella sua sesta edizione, la Conferenza Nazionale per l’Efficienza Energetica ha proposto un bilancio critico delle politiche energetico-climatiche italiane ed europee che si sono rivelate per un verso deludenti e per l’altro costose e inefficaci. Gli Amici della Terra hanno chiesto un cambiamento drastico proponendo l’efficienza energetica come principale driver per la ripresa economica.
In apertura della prima sessione dei lavori, la relazione di Tommaso Franci ha illustrato il Rapporto annuale degli Amici della Terra che fa il punto della situazione rispetto agli obiettivi al 2020 della strategia europea contro i cambiamenti climatici mettendo in luce elementi fortemente critici di cui la politica e l’informazione non hanno ancora preso atto.
In base ai dati 2014, l’Italia ha sostanzialmente raggiunto, con sei anni di anticipo, gli obiettivi del cosiddetto 20-20-20 (vedi figura).
Fonte: elaborazione Amici della Terra
In particolare, nel 2014, il consumo di energia primaria (utilizzato come indicatore per l’efficienza energetica) segna una riduzione di circa il 31%, superiore a quella del 20% fissata come obiettivo 2020 dalla UE rispetto ai consumi previsti dallo scenario riferimento. “Ma questi risultati rappresentano un successo solo sulla carta – ha detto Franci - in realtà, essi derivano in parte rilevante dagli effetti strutturali e congiunturali della crisi economica che si è acuita in questi anni”. Per questo motivo, gli obiettivi 20-20-20, così come formulati, si rivelano inadeguati e fuorvianti sia a conseguire risultati ambientali globali che a integrarsi con politiche utili alla ripresa.
Purtroppo, nel corso del 2014, alcuni atti importanti come il recepimento della Direttiva 2012/27/UE, il nuovo Piano di azione per l’efficienza energetica (PAEE 2014) e il Quadro 2030 per le future politiche dell’energia e del clima dell’Unione Europea, sono state occasioni mancate per reimpostare la strategia contro i cambiamenti climatici attraverso strumenti efficaci. Il vecchio approccio è stato pedissequamente confermato e questi nuovi atti si sono aggiunti ad un Piano di Azione Nazionale per le fonti rinnovabili (PAN 2010), ormai completamente superato sia nella stima dei potenziali delle diverse fonti rinnovabili che nelle previsioni di consumo ancora legate ai trend pre-crisi. Alla luce dei fatti, emergono chiaramente anche le contraddizioni e le ambiguità della Strategia Energetica Nazionale 2013 che riconosceva all’efficienza energetica un ruolo di priorità senza indicare, però, adeguate linee di attuazione; censurava l’eccesso di incentivazione accordato negli anni precedenti alle sole rinnovabili elettriche ma, nella sostanza, ne confermava le premesse innalzando ancora l’obiettivo delle stesse rinnovabili elettriche.
Contraddizioni che si vedono ancora oggi nelle azioni di governo – si legge nel rapporto degli Amici della Terra - da una parte viene varato il decreto “spalma incentivi” per gli impianti fotovoltaici già realizzati, dall’altra si annunciano nuovi decreti con ulteriori risorse da destinare a nuovi impianti di rinnovabili elettriche, eolici in particolare. Tutto ciò avviene senza alcuna analisi dei risultati in rapporto alle risorse impegnate; senza considerare il danno provocato dagli incentivi fuori misura che hanno innalzato di oltre il 20% il prezzo dell’energia elettrica per famiglie e piccole imprese; senza prendere atto del livello ormai raggiunto dalla produzione delle rinnovabili elettriche; continuando a ignorare il potenziale di sviluppo delle rinnovabili termiche che, secondo la stessa SEN, avrebbero dovuto avere un ruolo primario sia per il 2020 che per il 2030.
Gli Amici della Terra, tuttavia, non hanno rinunciato ad utilizzare la Conferenza in chiave propositiva a cominciare dalla proposta di adozione di un diverso indicatore rispetto al calo dei consumi, che possa esprimere il miglioramento di efficienza energetica in modo collegato alla crescita della competitività del Paese. “L’intensità energetica - ha spiegato Franci - esprime il rapporto tra una unità di ricchezza o produzione e la quantità di energia necessaria per realizzarla. Questo è un indicatore che consente, molto meglio dell’andamento dei consumi, di registrare l’effettivo miglioramento dell’efficienza energetica nelle attività di produzione o consumo e che riconosce al nostro paese un’ottima posizione di partenza fra quelle degli altri paesi industrializzati”.
“La “ricetta italiana”, richiamata nel titolo dell’evento – ha detto Rosa Filippini, che ha coordinato i lavori della prima sessione della Conferenza - consiste proprio nell’adozione dell’efficienza energetica come perno delle politiche di ripresa economica. Se l’Italia sarà in grado di valorizzare la tradizionale capacità delle proprie imprese di innovare i processi produttivi attraverso tecnologie efficienti, la svolta proposta dagli Amici della Terra può divenire la ricetta da portare in sede comunitaria per la definizione di nuove politiche energetico-ambientali per il 2030”.
Il tema della distinzione degli effetti di efficientamento energetico da quelli della crisi è stato specificamente trattato da Bianchini di REF-E. Le altre due relazioni hanno invece introdotto un dibattito più generale sull’adeguatezza della strategia europea contro i cambiamenti climatici: Davide Tabarelli di Nomisma ha tracciato un bilancio critico dei risultati del 20-20-20 in relazione ai costi e Agime Gerbeti, autrice del libro “La Co2 nei beni e competitività industriale europea” ha illustrato la proposta di incorporare la CO2 nei prodotti e di tassarla attraverso l’IVA al fine di premiare i processi produttivi più efficienti.
Nel corso della Tavola rotonda si è sviluppato un dibattito vivace con gli interventi di Federico Testa, Commissario straordinario dell’Enea, Giovannangelo Montecchi Palazzi di Confindustria Assafrica e Mediterraneo, Nicola Lanzetta, Responsabile Mercato Italia di Enel, Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, Andrea Bianchi, responsabile delle politiche industriali di Confindustria, Massimo Mucchetti, presidente della Commissione Industria del Senato.
La seconda sessione, nel corso del pomeriggio, ha trattato, attraverso numerose esperienze di successo e casi studio, il tema della efficienza energetica già competitiva. Sono intervenuti Nicola Varvelli, direttore commerciale di Robur SpA, Francisco Rodríguez López, direttore Institutional Relations, Licensing e Regulatory Affairs di E.ON Italia, Marco Baresi, Institutional Relations Manager di Turboden, Fernando Pettorossi, capo del Gruppo Pompe di Calore di Assoclima, Marco Golinelli, vice presidente di Wartsila Italia, Oscar Merendoni, direttore commerciale Polo Mercato Pubblico di Cofely Italia, Giuseppe Merola, presidente di Edison Energy Solutions, Lorenzo Spadoni, responsabile Sviluppo e Gestione Teleriscaldamento di A2A Calore e Servizi, Davide Damiani, Relazioni Esterne Repower, Giulio Restuccia, Energy Efficiency Businnes Development di Schneider Electric, Barbara Mezzaroma, amministratore delegato di ImpreMe.
Nella terza sessione, dedicata al funzionamento dei diversi incentivi all’efficienza energetica, il dibattito si è svolto, in particolare, intorno all'attribuzione dei certificati bianchi che attraversa una fase di definizione delle responsabilità e dei criteri. Sono intervenuti, in rappresentanza del mondo delle Esco, Andrea Tomaselli di Assoesco, Simone Mura di Tholos, Raffaele Scialdoni di Gesco, Sergio La Mura di Assistal; strutture esperte come Fire con Giuseppe Tomassetti; grandi settori industriali come Ceced Italia con Antonio Guerrini, attori del mondo della cogenerazione come A2A con Esther Benigni, Assocarta con Massimo Medugno e Airu con Fausto Ferraresi. Nino Di Franco, responsabile dell’efficienza energetica per l’Enea ha annunciato che: "nel corso della prima metà del 2015 saranno emesse le nuove linee guida che regolamentano il meccanismo dei TEE e che conterranno nuove schede tecniche per interventi di efficienza energetica" . Costantino Lato, della direzione per l’efficienza energetica del GSE nel suo intervento ha sottolineato che: "L'Italia ha un primato a livello mondiale nella diffusione della cogenerazione che deve essere valorizzato." e ha anche annunciato che: "sono stati superati i ritardi nel funzionamento legati alla fase di avvio del Conto Energia Termico e che ora le risposte vengono date nei tempi previsti"
A conclusione del dibattito la presidente degli Amici della Terra Rosa Filippini ha fatto un appello per rafforzare trasparenza e informazione nella fase di revisione dei meccanismi di incentivazione ed in particolare: "E' necessario attivare al più presto una consultazione sulle nuove linee guida dei certificati bianchi in modo da coinvolgere gli operatori e tutti i soggetti interessati.
I video delle due giornate a cura di Radio Radicale sono pubblicati sul sito degli Amici della Terra a questo indirizzo