Oggi:

2024-03-28 10:44

Stoccolma prima e dopo

TELERISCALDAMENTO IN SVEZIA

di: 
Charles Berkow *

L’intervento dell’ambientalista Charles Berkow alla Quarta Conferenza per le rinnovabili termiche. Berkow, già presidente degli Amici della Terra Europei, è membro del Consiglio di Amministrazione di Fortum, l’azienda che gestisce il teleriscaldamento di Stoccolma.

 

Fin dalla sua introduzione nel 1953, il teleriscaldamento è cresciuto a Stoccolma fino a fornire attualmente il 75-80% del riscaldamento della città, sia nell’edilizia abitativa che in quella per uffici o in altre aree al chiuso. Il sistema, mediante un approccio combinato, contribuisce anche alla produzione di elettricità.

Il risultato è un uso efficiente delle risorse energetiche, una situazione significativamente migliorata per la qualità dell’aria e dell’ambiente e ridotte emissioni di gas a effetto serra. A Stoccolma, dal 1980, le emissioni di biossido di zolfo sono diminuite del 95%, quelle degli ossidi di azoto dell’80%, quella di anidride carbonica dovuta al riscaldamento del 60% ed è diminuito anche il residuo di combustione. Il teleriscaldamento è la ragione principale per cui Stoccolma è riuscita a soddisfare la maggior parte degli standard UE di qualità dell’aria e ad essere scelta come Capitale Europea Verde nel 2010.

Stoccolma anni '50 prima del teleriscaldamento

Stoccolma anni 2000 dopo il teleriscaldamento

Gli stadi successivi di espansione del sistema riflettono l’evolversi della domanda di politiche specifiche: conservazione e uso efficiente delle risorse energetiche, qualità dell’aria urbana, uso di risorse che andrebbero altrimenti perse, sostituzione dei prodotti petroliferi, sostituzione graduale del nucleare, transizione verso un sistema energetico basato sulle risorse rinnovabili. Dato che gli impianti funzionano per decenni, frequentemente le soluzioni di ieri si manifestano come i problemi del domani. Questo rende necessari cambiamento e rinnovamento, per esempio da un impianto ad olio combustibile ad un impianto a biomasse.

Alcuni problemi sono aperti: ad esempio l’energia geotermica - una importante fonte rinnovabile per la Svezia – viene utilizzata per la produzione di energia elettrica a causa della relativa scarsità di altre fonti rinnovabili. Invece sarebbe economicamente più vantaggioso in termini di produzione e distribuzione, e ambientalmente più compatibile utilizzarla per il teleriscaldamento.

Inoltre, per quel che concerne il lato dell’offerta e della domanda vi sono incertezze che derivano dall’implementazione delle politiche di riduzione dei rifiuti. L’aumento del riciclo e dell’efficienza dell’uso delle risorse potrebbe modificare il mix di alimentazione del sistema di teleriscaldamento.

Due sviluppi futuri riguardano:

- un aumento dei servizi di teleraffrescamento in centri commerciali, locali con computer o con impianti di refrigerazione di alimenti, ecc., che, a partire dai suoi inizi nel 1995, è oggi arrivato al 4% della produzione totale di energia;

- un nuovo programma pilota di “teleriscaldamento/raffrescamento aperto” basato sull’acquisto di surplus di caldo o di freddo da attori terzi, recuperando e redistribuendo una quota di energia termica che altrimenti andrebbe dispersa.

Per ulteriori informazioni, vedi:


*Charles Berkow, consulente di politiche ambientali presso il Gruppo Verde del Parlamento Svedese, membro del Consiglio di Direzione della Fortum värme samägd med Stockholms stad (Fortum Heating, di cui è parzialmente proprietaria la Città di Stoccolma).