IL TERREMOTO DEL 16 APRILE 2013 IN IRAN
Il 16 aprile 2013 si è verificato un terremoto di Magnitudo 7,8, come stimata dal Servizio Geologico Usa (http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/map/) , nella zona di confine tra Iran e Pakistan. E’ una zona che conosco e che collega i monti Zagros iraniani ed i monti del Pakistan che hanno vari nomi, dei quali il più importante è il Kishor range. Il terremoto è quindi avvenuto in una zona che possiede tutte le caratteristiche geodinamiche per essere generato; in altre parole non è un terremoto inaspettato dai geologi. Le caratteristiche geologico/geodinamiche dell’area infatti lo dicono chiaramente come purtroppo lo dicono chiaramente per molte delle zone italiane di cui abbiamo parlato nei vari numeri di Astrolabio.
La cosa interessante che vorrei far notare è che questo terremoto è di poco inferiore a quello massimo che ci si può aspettare in quell’area e che io stimai, quando lavoravo in quella zona, in Magnitudo 8,5. Da cosa nasce la mia stima? Nasce dalla velocità di convergenza delle placche in quell’area e dal fatto che la stratigrafia dei terreni che formano i monti Zagros e quelli pakistani contiene molto sale sino a grandi profondità ed il sale è un minerale plastico che quindi non permette accumuli di energia tali da poter generare terremoti superiori a magnitudo 8 - 8,5.
In Italia le condizioni geologiche e geodinamiche fortunatamente non permettono la generazione di terremoti di questa Magnitudo e come massimo, a mio parere, ci si può aspettare un terremoto di Magnitudo intorno a 7. Però, come abbiamo più volte affermato nei vari articoli scritti su questa Newsletter, terremoti di questa Magnitudo (il nostro big one) quando accadranno in aree molto popolate come il catanese o il beneventano-napoletano potranno produrre effetti rilevantissimi per il nostro sistema economico e sociale. Sarebbe ora che la politica se ne interessasse in maniera seria, se non vogliamo trovarci di fronte a futuri scenari incontrollabili.