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2024-12-04 04:56

Pubblicata la World Energy Review 2024 di Eni

QUEL CHE C'È DA SAPERE

Eni ha pubblicato la 23a edizione della World Energy Review (WER), la sua rassegna statistica globale del settore energetico. Quest'anno, oltre a trattare i principali macro trend come petrolio, gas, rinnovabili e minerali critici, il report riporta anche dati su popolazione, PIL, carbone, produzione elettrica ed emissioni di CO2, fornendo una visione d’insieme delle dinamiche di settore. Il report è disponibile anche in versione interattiva sul sito di Eni.

Il 2023, scrive Eni, è stato un anno difficile anche per il mercato energetico, segnato da crescenti tensioni geopolitiche che hanno generato nuove sfide e aumentato l'incertezza in un contesto già caratterizzato da grandi trasformazioni. Le incertezze geopolitiche e la debolezza economica rappresentano ancora un rischio per la crescita e rendono i futuri scenari sempre più complessi. Nonostante questo quadro, il consumo energetico primario mondiale ha continuato a crescere, mantenendo un tasso vicino al 2% rispetto al 2022, con una composizione del mix energetico sostanzialmente invariata.

Ecco i principali trend delineati dal report:

Nel settore petrolifero, i prezzi hanno subito un calo del 18% rispetto all'anno precedente (il Brent si è attestato a 82,6 dollari al barile, rispetto ai 101,2 dollari del 2022). Nonostante le preoccupazioni per il rallentamento dell'economia globale, le azioni dell'Opec+ hanno mantenuto i prezzi attorno agli 80 dollari al barile. La domanda di petrolio è cresciuta di 2,3 milioni di barili al giorno, raggiungendo i 102 milioni di barili al giorno, superando i livelli pre-pandemia, spinta principalmente dai Paesi non Ocse. Anche la produzione ha visto un incremento di 1,8 milioni di barili al giorno, arrivando a 96,6 milioni di barili, grazie soprattutto ai Paesi non Opec. La capacità di raffinazione globale ha registrato un aumento di 1,8 milioni di barili al giorno, il più alto degli ultimi 20 anni.

Per quanto riguarda il gas, i prezzi nei principali hub sono diminuiti del 60% rispetto al 2022. A livello globale, si è osservato un graduale riequilibrio dei mercati. La domanda mondiale di gas è rimasta stabile (+0,1% rispetto al 2022), con dinamiche diverse nelle varie regioni, con la Cina in forte crescita e un rallentamento nell'Unione Europea. La produzione globale di gas è cresciuta leggermente (+0,3%), con Stati Uniti e Cina tra i maggiori produttori in aumento, mentre la Russia ha registrato un calo. Le capacità globali di liquefazione (+2%) e rigassificazione (+6%) del gas naturale liquefatto (GNL) sono aumentate.

Le energie rinnovabili, in particolare solare ed eolico, hanno raggiunto un nuovo massimo storico nel 2023, con circa 2.400 GW di capacità installata a livello mondiale, continuando la crescita esponenziale degli ultimi anni. Nel mix di generazione elettrica, solare ed eolico rappresentano il 13%, mentre le fonti tradizionali coprono ancora il 60%. La produzione di biocarburanti è aumentata dell'8%, con un forte incremento nel biodiesel.

Anche i minerali critici, fondamentali per le tecnologie della transizione energetica, hanno registrato una significativa crescita della produzione. Il litio ha visto un aumento del 23%, mentre cobalto e terre rare sono cresciuti del 17%.

Infine, Eni evidenzia che l'assetto energetico globale ha avuto un impatto sulle emissioni di CO2 legate all'energia, che nel 2023 sono aumentate dell'1%, raggiungendo il record di 37,2 gigatonnellate. La Cina è stata il principale responsabile dell'aumento, contribuendo per un terzo alle emissioni globali.