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2025-02-11 03:13

Imballaggi e rifiuti da imballaggi: l’accordo Consiglio-Parlamento UE

QUEL CHE C'È DA SAPERE

Il 4 marzo il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla proposta di Regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. La proposta, presentata dalla Commissione nel novembre 2022, ha come obiettivo di contrastare l’aumento dei rifiuti di imballaggio generati nell’UE, armonizzando al contempo il mercato interno degli imballaggi e promuovendo l’economia circolare.

Considerando l'intero ciclo di vita degli imballaggi, il Regolamento stabilisce i requisiti per garantire sicurezza (anche in termini di minimizzazione della presenza di sostanze nocive), sostenibilità e riciclabilità degli imballaggi e fissa obiettivi vincolanti di riutilizzo, limitando alcuni tipi di imballaggi monouso e imponendo agli operatori economici di ridurre al minimo gli imballaggi utilizzati. Sono inoltre previsti requisiti di armonizzazione dell'etichettatura per migliorare l'informazione dei consumatori.

Il testo dell'accordo provvisorio mantiene la maggior parte dei requisiti di sostenibilità per tutti gli imballaggi immessi sul mercato e gli obiettivi principali proposti dalla Commissione. Sono mantenuti anche i principali obiettivi per il 2030 e il 2040 relativi al contenuto minimo riciclato negli imballaggi di plastica, ad esclusione di quelli in plastica compostabile e degli imballaggi la cui componente in plastica rappresenta meno del 5% del peso totale.

Le nuove norme ridurrebbero gli imballaggi non necessari fissando un rapporto massimo di spazio vuoto del 50% negli imballaggi raggruppati e imponendo a produttori e importatori l’obbligo di garantire che il peso e il volume degli imballaggi siano ridotti al minimo.

I negoziatori hanno concordato che tutti gli imballaggi dovrebbero essere riciclabili, soddisfacendo criteri rigorosi da definire attraverso legislazione secondaria. Tra le misure concordate obiettivi minimi di riciclaggio in base al peso dei rifiuti di imballaggio generati e la raccolta separata del 90% dei contenitori per bevande monouso in plastica e metallo entro il 2029 attraverso l’istituzione di sistemi di restituzione dei depositi.

Il testo fissa anche nuovi obiettivi vincolanti di riutilizzo al 2030 e obiettivi indicativi al 2040, che variano a seconda della tipologia di imballaggio utilizzato e introduce restrizioni su alcuni formati di imballaggio, tra cui gli imballaggi in plastica monouso per frutta e verdura, per alimenti e bevande, condimenti, salse nel settore HORECA (alberghi e ristorazione), per piccoli prodotti cosmetici e di cortesia utilizzati negli alberghi e sacchetti di plastica leggeri (ad esempio quelli usati nei supermercati per i prodotti sfusi).

L'accordo provvisorio sarà ora sottoposto ai rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio (Coreper) e alla Commissione Ambiente del Parlamento per l'approvazione. Se approvato, il testo dovrà poi essere adottato formalmente da entrambe le istituzioni prima di essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrare in vigore.