QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il 21 novembre il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione negoziale, con 445 voti favorevoli, 152 contrari e 30 astensioni, sulla proposta di Regolamento in materie di emissioni di CO2 dei veicoli pesanti (presentata dalla Commissione a febbraio 2023).
La posizione conferma quanto proposto ad ottobre dalla Commissione Ambiente (ENVI) per quanto riguarda l’allargamento della platea dei mezzi interessati a quelli inferiori a 5 tonnellate e professionali e l’innalzamento al 70% per l’obbligo di riduzione delle emissioni al 2035 (rispetto al 65% proposto dalla Commissione). Confermati gli obiettivi del 45% entro il 2030 e del 90% al 2040.
Il Parlamento prevede che a partire dal 2030 gli autobus urbani di nuova immatricolazione dovranno essere a zero emissioni, ma ci sarà la possibilità fino al 2035 di un’esenzione temporanea per quelli alimentati a biometano.
La posizione negoziale inoltre prevede l’apertura a veicoli a basse emissioni e ai combustibili neutri in termini di CO2 (“sono tutti i carburanti definiti dalla Direttiva (UE) 2018/2001 (RED II) per i quali le emissioni del carburante al momento dell'uso possono essere considerate pari a zero”. Tra questi rientrano i biocarburanti, il biogas, i combustibili da biomassa, i carburanti rinnovabili liquidi e gassosi di origine non biologica per il trasporto (RFNBO) o i carburanti derivanti da carbonio riciclato (RCF) e anche altri combustibili non elencati nella direttiva RED II, a condizione che soddisfino i criteri di sostenibilità della direttiva e dei relativi atti delegati) e l’introduzione del “fattore di correzione del carbonio” (un fattore di correzione alle emissioni di CO2 allo scarico dei veicoli ai fini della valutazione della conformità, che rifletta l'utilizzo di carburanti neutri in termini di CO2).