QUEL CHE C'È DA SAPERE
È stato pubblicato i primi di marzo il nuovo rapporto IEA (International Energy Agency) “CO2 Emissions in 2022” che fornisce un quadro completo delle emissioni di gas serra legate all'energia nel 2022.
Il rapporto rileva che la crescita globale delle emissioni non è stata così elevata come inizialmente si temeva a causa della crisi energetica globale che ha comportato il passaggio da gas a carbone in molti paesi. Le emissioni globali di CO2 legate all'energia sono cresciute dello 0,9% nel 2022, raggiungendo un nuovo massimo di oltre 36,8 Gt. Dopo due anni di oscillazioni eccezionali nel consumo di energia e nelle emissioni, causate in parte dalla pandemia di Covid-19, la crescita dello scorso anno è stata molto più lenta rispetto al rimbalzo del 2021. La crescita delle emissioni di CO2 nel 2022 è stata ben al di sotto della crescita del PIL globale del 3,2%, confermando la tendenza decennale di disaccoppiamento delle emissioni e della crescita economica, interrotta solo dal forte rimbalzo delle emissioni del 2021.
Le emissioni dal gas naturale sono diminuite dell'1,6%, compensate dall’aumento di quelle dal carbone, mentre le emissioni da petrolio sono aumentate del 2,5% rimanendo però al di sotto dei livelli pre-pandemia. Secondo l’Agenzia, la forte espansione delle rinnovabili ha limitato il rimbalzo delle emissioni di energia da carbone.
Le emissioni dell'Unione Europea sono diminuite del 2,5%, grazie alla crescita record delle rinnovabili, alla mitezza dell'inverno e alle misure di risparmio energetico. Negli Stati Uniti le emissioni sono cresciute dello 0,8% per via delle temperature estreme. Escludendo la Cina, le cui emissioni sono state relativamente stabili, le emissioni delle economie emergenti e in via di sviluppo dell'Asia sono aumentate del 4,2%, per via della rapida crescita della domanda economica ed energetica.