Il 30 settembre il Consiglio Energia dell'Unione europea ha approvato la proposta di regolamento formulata dalla Commissione il 14 settembre scorso relativa a un intervento di emergenza per far fronte al rincaro dei prezzi dell'energia.
Secondo il regolamento approvato, gli Stati membri dovranno ridurre del 5%, con un ulteriore 10% su base volontaria, i consumi elettrici tra il 1° dicembre 2022 e il 31 marzo 2023 nelle ore di picco, che dovranno essere identificate dai Paesi. I Paesi potranno scegliere liberamente le misure più adatte per ridurre i consumi.
La misura, in vigore fino al 30 giugno, prevede anche un tetto ai ricavi a 180 euro al MWh per l'energia elettrica generata da rinnovabili, nucleare e lignite e i proventi potranno essere utilizzati per calmierare i prezzi delle bollette elettriche dei consumatori.
Nel regolamento, inoltre, viene fissato un contributo di solidarietà temporaneo sui profitti delle aziende attive nel settore del petrolio, del gas naturale, del carbone e della raffinazione, calcolato sui profitti imponibili del 2022 o del 2023 che superano del 20% i profitti imponibili del 2018. I proventi serviranno a calmierare i costi dell'energia per aziende e imprese.