Oggi:

2025-05-23 16:48

Discariche: l’UE mette in mora l’Italia

QUEL CHE C'È DA SAPERE

Il 6 aprile la Commissione Europea ha inviato una “lettera di costituzione in mora” all’Italia concedendo due mesi per porre rimedio al mancato rispetto degli obblighi della Direttiva 1999/31/CE, relativa alle discariche dei rifiuti.

Il provvedimento della Commissione giunge ai sensi dell'articolo 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) che entra in funzione quando uno Stato membro non ha provveduto all’adozione dei provvedimenti necessari all'esecuzione di una sentenza della Corte di Giustizia Ue che ha accertato la violazione del diritto dell'Unione. L’Italia era stata, infatti, condannata con sentenza della Corte di Giustizia Ue 21 marzo 2019, causa C-498/17, per non avere messo a norma 44 discariche come previsto dall'articolo 14 della Direttiva 1999/31/Ce.

La Direttiva prevedeva l’obbligo per gli Stati membri di chiudere entro il 16 luglio 2009 le discariche che risultavano non conformi ai requisiti della norma, a meno di fornire adeguati "piani di riassetto del sito" che consentissero loro di continuare ad accettare i rifiuti destinati allo smaltimento.

L'Italia, pur avendo regolarmente chiuso 32 discariche, come accertato dalla Commissione, non ha ancora completato il percorso di chiusura e di risanamento delle 12 discariche rimanenti.

Decorsi i due mesi concessi, la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell'UE.