QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il 2 agosto scorso il Gse ha pubblicato il “Rapporto di monitoraggio Fonti rinnovabili in Italia e nelle regioni” con i dati ufficiali sui consumi finali lordi di energia, da fonti rinnovabili e complessivi, rilevati in Italia, nelle regioni e nelle province autonome italiane tra il 2012 e il 2019. Il documento realizzato dal Gse, con il supporto di Enea, ai sensi del decreto 11/5/2015 del Ministero dello Sviluppo economico, ha anche lo scopo di monitorare gli obiettivi sugli impieghi di fonti rinnovabili assegnati alle regioni dal decreto ministeriale 15/3/2012.
Nel 2019, sia a livello nazionale che nella maggior parte delle regioni e province autonome, la quota dei consumi energetici complessivi coperta da FER risulta superiore sia al dato dell'anno precedente sia al target assegnato per il 2020. Le quote più elevate sono state raggiunte in Valle d'Aosta, che copre con le rinnovabili il 91% dei propri consumi energetici, nella Provincia di Bolzano (64%), in Basilicata (50%) e nella Provincia di Trento (43%). I consumi energetici più elevati, sia da fonti rinnovabili che complessivi, sono stati riscontrati in Lombardia, la regione più popolosa del Paese.
Il 3 settembre scorso, inoltre, sono stati pubblicati i dati sui Certificati Bianchi, relativi ai primi 8 mesi del 2021. Dal 1° gennaio al 31 agosto 2021 il GSE ha concluso positivamente 1.101 istruttorie tecniche, di cui 238 Progetti a Consuntivo (PC e PPPM), 10 Progetti Standardizzati (PS), e 853 Richieste di Verifica e Certificazione dei Risparmi (RC, RS e RVC), per le quali ha riconosciuto complessivamente 723.384 TEE. Nel medesimo periodo di riferimento sono state presentate 1.192 pratiche, di cui 687 Richieste di Verifica e Certificazione dei Risparmi (RVC) ai sensi del D.M. 28 dicembre 2012 mentre, ai sensi del D.M. 11 gennaio 2017 e s.m.i sono stati presentati 292 Progetti a Consuntivo (PC), 24 Progetti Standardizzati (PS) e 189 Richieste di Verifica e Certificazione dei Risparmi (RC e RS).