QUEL CHE C'È DA SAPERE
La Commissione europea ha adottato un nuovo Piano d'azione per l'economia circolare, che prevede iniziative lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti attraverso misure legislative e non legislative in settori in cui l'azione a livello dell'Ue apporta un reale valore aggiunto.
Il nuovo Piano d’azione per l'economia circolare presenta misure per:
Ecco cosa prevede il Piano d’azione nei vari settori:
Questo settore sarà prioritario per l'attuazione del "diritto alla riparazione". La Commissione intende adottare nuove misure di regolamentazione per i telefoni cellulari, i tablet e i laptop nel quadro della direttiva sulla progettazione ecocompatibile, nonché per i caricabatterie dei telefoni cellulari e i dispositivi simili. Sarà valutata anche l'opportunità di istituire a livello Ue un sistema di resa per restituire o rivendere vecchi telefoni cellulari, tablet e caricabatterie.
Il settore tessile è al quarto posto per utilizzo di materie prime e acqua e al quinto per le emissioni di gas a effetto serra. La futura strategia intende promuovere il mercato dei prodotti tessili sostenibili e circolari, compreso il mercato per il riutilizzo dei tessili, e favorire nuovi modelli commerciali e di consumo. Inoltre, la Commissione fornirà orientamenti sulla raccolta differenziata dei rifiuti tessili, che gli Stati membri saranno tenuti a garantire entro il 2025.
La Commissione, di concerto con l'industria e gli operatori del mercato, individuerà le strozzature che sono d'ostacolo alla circolarità dei prodotti tessili e stimolerà l'innovazione del mercato.
Il Piano affronta anche i problemi legati alle microplastiche, all'approvvigionamento e all'uso di plastiche a base organica o biodegradabili. Per quanto concerne le microplastiche, la Commissione intende limitarne l'aggiunta intenzionale e si occuperà anche del loro rilascio accidentale, sviluppando e armonizzando ulteriormente i metodi di misurazione, predisponendo l'etichettatura, la certificazione e misure di regolamentazione e prendendo in esame eventuali misure volte ad aumentare la cattura delle microplastiche nelle acque reflue.
La Commissione adotterà una nuova strategia generale per un ambiente edificato sostenibile nell'intento di promuovere i principi di circolarità lungo l'intero ciclo di vita degli edifici. Proporrà anche la revisione del regolamento sui prodotti da costruzione, che potrebbe comportare l'introduzione di requisiti in materia di contenuto riciclato per alcuni prodotti da costruzione.
La Commissione proporrà misure che perseguano in via prioritaria un'inversione di tendenza rispetto all'aumento della produzione di rifiuti di imballaggio, anche fissando obiettivi e adottando altre misure di prevenzione dei rifiuti.
La Commissione punta a far sì che tutti gli imballaggi immessi sul mercato dell'Ue siano riutilizzabili o riciclabili in modo economicamente sostenibile entro il 2030 e proporrà di rafforzare i requisiti essenziali obbligatori che questi imballaggi sono tenuti a soddisfare.
La Commissione avanzerà una proposta di revisione delle disposizioni in materia di veicoli fuori uso al fine di migliorare l'efficienza del riciclaggio e proporrà norme sul trattamento sostenibile degli oli usati.
La Commissione avvierà un lavoro di analisi per determinare l'ambito di applicazione di un'iniziativa legislativa sul riutilizzo finalizzata a sostituire, nei servizi di ristorazione, gli imballaggi, gli oggetti per il servizio da tavola e le posate monouso con prodotti riutilizzabili.
Nel settore dei rifiuti la Commissione presenterà obiettivi di riduzione dei rifiuti per flussi specifici e rafforzerà l'attuazione degli obblighi di recente adozione per i regimi di responsabilità estesa del produttore.
Nell’ambito della modernizzazione del diritto Ue, saranno riesaminate le norme sulle spedizioni di rifiuti che facilitano il riciclaggio o il riutilizzo all'interno dell'Unione. Il riesame mirerà anche a limitare le esportazioni di rifiuti che arrecano danni all'ambiente e alla salute nei paesi terzi, concentrandosi sui paesi di destinazione, sui flussi di rifiuti e sui tipi di operazioni problematici.
La Commissione valuterà anche come aiutare i cittadini nella separazione dei rifiuti, in particolare con un modello di raccolta differenziata e di etichettatura armonizzato a livello Ue.