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2024-03-28 11:40

Consumi stabili, aumenta la quota delle fonti rinnovabili

QUEL CHE C’È DA SAPERE

Nel 2017 il peso delle rinnovabili nel sistema energetico nazionale si è consolidato. E’ quanto emerge dal rapporto Energia da fonti rinnovabili in Italia – 2017 pubblicato dal Gestore dei servizi energetici (Gse), da cui risulta che la quota dei consumi energetici complessivi coperta da Fer è stata pari al 18,3%, un valore superiore sia al dato 2016 (17,4%) sia – per il quarto anno consecutivo – al target assegnato all’Italia dalla Direttiva 2009/28/CE per il 2020 (17,0%). A fronte della sostanziale stabilità dei consumi totali, osserva il Gse, questa dinamica è legata principalmente a condizioni climatiche favorevoli, quali il buon irraggiamento che ha consentito di registrare il record storico nella produzione fotovoltaica (24,4 TWh, +10,3% rispetto al 2016), e le temperature mediamente inferiori a quelle dell’anno precedente, che hanno sostenuto il consumo diretto di biomassa nel settore residenziale (6,8 Mtep) con un + 9,5% rispetto al 2016.

Nel settore elettrico, i 787.000 impianti in esercizio sul territorio nazionale, per una potenza installata di oltre 53 GW, hanno generato 104 TWh di energia rinnovabile, che ha coperto il 35% della produzione lorda complessiva. L’idroelettrico si conferma come la fonte principale della generazione elettrica da Fer, mentre la fonte solare è quella che nell’anno ha registrato la crescita più rilevante. Nel settore termico, invece, proviene da Fer circa il 20% dei consumi energetici del 2017, con la biomassa solida (utilizzata soprattutto nel settore domestico in forma di legna da ardere e pellet) che da sola ha coperto il 67% dei consumi termici rinnovabili, cui segue il contributo fornito dalle pompe di calore (24%). 

Per quanto riguarda infine i trasporti, nel 2017 sono stati immessi in consumo circa 1,2 milioni di tonnellate di biocarburanti, in larghissima parte costituiti da biodiesel. La quota dei consumi totali coperta dalle rinnovabili, calcolata secondo i criteri previsti a livello comunitario, risulta pari al 6,5%, a fronte di un obiettivo nazionale al 2020 pari al 10%.