QUEL CHE C’È DA SAPERE
Il decreto legge Semplificazioni, approvato dal Senato e ora all’esame della Camera, contiene un articolo che sopprime, a decorrere dal 1° gennaio 2019, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri), istituito con il decreto del ministro dell’Ambiente 17 dicembre 2009. Di conseguenza, non sono dovuti i contributi a carico degli operatori iscritti e di altri per il funzionamento del sistema.
Fino alla definizione ed alla piena operatività di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti organizzato e gestito direttamente dal ministero dell’Ambiente, i soggetti obbligati all’iscrizione al Sistri devono garantire la tracciabilità dei rifiuti attraverso i meccanismi di tracciabilità tradizionali (registri di carico e scarico, formulari di trasporto e MUD). Questi adempimenti possono essere effettuati in formato digitale.
I contributi previsti dal Bilancio dello Stato per la copertura degli oneri derivanti dalla costituzione e dal funzionamento del Sistri relativi all’anno 2018, compresi quelli eventualmente versati oltre la data del 31 dicembre 2018, sono riassegnati, con decreto del ministro dell’Economia, all’apposito capitolo dello stato di previsione del ministero dell'Ambiente.