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2024-04-19 22:40

Roghi dei rifiuti in Campania, il piano d’azione del governo

QUEL CHE C’È DA SAPERE

La presidenza del Consiglio ha pubblicato il protocollo d’intesa che istituisce in via sperimentale il “Piano d’azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti”, sottoscritto il 19 novembre dal presidente del Consiglio, sette ministri e il presidente della Regione Campania, territorio in cui ne verrà sperimentata “l’utilità e la efficacia”. I ministeri coinvolti sono Ambiente, Interno, Sviluppo economico, Difesa, Salute, Giustizia e Sud.

L’accordo, che contiene anche un Allegato, “potrà essere utilizzato quale modello sperimentale da sottoporre eventualmente alla Conferenza Stato-Regioni” e prevede “ambiti puntuali d’intervento, specificando per ciascun ambito:

a)  Azioni per la tutela della salute della popolazione;

b) Azioni per la tutela ambientale ed ecosistemica;

c) Azioni di presidio e controllo del territorio e prevenzione degli incendi dei rifiuti”.

Nell’ambito della tutela della salute della popolazione, vengono previsti la creazione di una rete informatica per la gestione dei dati e di una banca dati sul sistema di trattamento dei rifiuti, l’implementazione e la messa a sistema del registro regionale dei tumori e delle analisi epidemiologiche, l’implementazione e messa a sistema delle analisi epidemiologiche per tutti i medici di medicina generale, il potenziamento del monitoraggio della qualità dell’aria.

Nell’ambito della tutela ambientale ed ecosistemica, sono previsti il risanamento ambientale nei siti di interesse nazionale, segnalazioni di danno ambientale o minaccia imminente di danno ambientale al di fuori dei siti di interesse nazionale, un accordo Stato-Regioni sulla qualità dell’aria nella Regione Campania, la rimozione dei rifiuti abbandonati e di quelli combusti, verifiche in fase di rilascio/aggiornamento/rinnovo delle autorizzazioni, il rafforzamento delle attività di spegnimento dei roghi, interventi di ripristino nelle aree protette colpite da roghi di rifiuti.

Nell’ambito del presidio e controllo del territorio e prevenzione degli incendi dei rifiuti, sono previsti piani per il coordinamento delle attività di controllo e vigilanza sui siti di stoccaggio di rifiuti sensibili e di prevenzione e contrasto dei roghi di rifiuti, impiego di contingenti di rinforzo delle forze di polizia e rinforzo del contingente di personale delle forze armate nell’operazione strade sicure, rafforzamento delle attività di monitoraggio sullo stato dei siti e sulla valutazione del rischio da parte dei vigili del fuoco, aggiornamento del censimento delle aree da indagare e dei siti interessati da abbandono e rogo di rifiuti e messa a sistema degli impianti di gestione dei rifiuti, elaborazione delle nuove linee guida per prescrizioni anti incendio e verifiche nei provvedimenti di autorizzazione alla realizzazione ed esercizio di impianti di trattamento dei rifiuti, rafforzamento delle attività di monitoraggio sullo stato dei siti e sulla valutazione del rischio da parte dei vigili del fuoco, realizzazione di una rete di monitoraggio del territorio attraverso postazioni fisse e l’utilizzo di droni e altri velivoli a pilotaggio da remoto, implementazione della rete di sicurezza e di videosorveglianza attraverso un sistema centrale di controllo permanente, prevenzione e controllo nelle aree naturali protette, aggiornamento del portale Prometeo sugli incendi dei rifiuti in Campania e applicazioni mobili per il coinvolgimento dei cittadini nelle attività di presidio del territorio, rafforzamento dei presidi territoriali, delle verifiche degli ispettorati del lavoro e della formazione delle polizie locali, con particolare riguardo al tema della contraffazione, azioni di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini e alle imprese per la prevenzione e il contrasto dei roghi, anche con riguardo alla contraffazione.

“Al fine di assicurare l’attuazione del Piano, monitorarne le azioni e verificarne e verificarne gli effetti”, viene istituita presso la presidenza del Consiglio, che la presiede, una Unità di coordinamento, composta da un rappresentante di ciascuna delle parti firmatarie. Il protocollo d’intesa ha una durata di 24 mesi, prorogabili.