QUEL CHE C’È DA SAPERE
Dopo sette anni di calo, nel 2017 le emissioni di CO2 regolamentate nell’ambito del sistema dell’Emission Trading System (ETS), che copre circa il 45% delle emissioni di gas serra dell’Ue, sono tornate a salire, seppur solo dello 0,3% rispetto al 2016. Lo scrive la Reuters, sulla base dei dati pubblicati il 4 aprile dalla Commissione Europea, che coprono il 94% delle imprese rientranti del sistema ETS e che sono stati esaminati da analisti del settore.
Nonostante il calo dell’1% delle emissioni legate alla produzione di energia e al riscaldamento, il dato complessivo risente dell’aumento dell’1,8% delle emissioni del settore industriale. “L’economia europea è cresciuta del 2,5 per cento l’anno scorso. Proprio la solida crescita dell’economia in Europa ha portato a una maggiore attività con un conseguente aumento delle emissioni”, spiega Ingvild Sorhus, analista Reuters.
Il Parlamento europeo, intanto, ha pubblicato un’infografica sulle emissioni di gas a effetto serra nell’Ue e nel mondo, da cui risulta che a livello globale, nel 2015, l’82,5% è rappresentato dalla CO2, il 10,6% dal metano, il 5,5% dal monossido di diazoto e il 2,5% dagli idrofluorocarburi.
Secondo i dati dell’Agenzia europea per l’ambiente e di Eurostat, l’uso di energia è responsabile del 78% delle emissioni di gas a effetto serra nell’Ue, circa un terzo del quale attribuibile ai trasporti. La quota rimanente di emissioni proviene per il 10,1% dall’agricoltura, per l’8,7% dai processi industriali e di utilizzo del prodotto e per il 3,7% dalla gestione dei rifiuti.
Nel 2015, il totale di emissioni di gas serra dell’Unione europea è stato pari a 4.451.813 chilotonnellate equivalenti di CO2, di cui 901.931 prodotte dalla Germania, che è la principale emettitrice, 503.499 dal Regno Unito, 457.128 dalla Francia e 433.024 dall’Italia, che si pone al quarto posto, seguita dalla Polonia e dalla Spagna.
A livello mondiale, secondo i dati della Banca Mondiale riferiti al 2012, l’Ue è la terza emettitrice di gas serra con 4.702.090 chilotonnellate equivalenti di CO2, dopo la Cina (12.454.711) e gli Stati Uniti (6.343.841). Dietro l’Ue ci sono India e Brasile.