QUEL CHE C’È DA SAPERE
Il 21 marzo il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, aveva assicurato che entro la settimana successiva sarebbe stato pubblicato il decreto contenente la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Due giorni dopo, sul sito del ministero era stata pubblicata una lunga nota informativa, in cui si spiegava che erano “in corso al riguardo ultimi adempimenti, che potranno essere completati nei prossimi giorni”.
Per tre settimane non se ne è saputo più nulla, fino a che il 10 aprile il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha raffreddato gli entusiasmi, dicendo “si stanno facendo gli ultimi approfondimenti. Appena sarà pronto lo pubblicheremo. Ancora non so dire i tempi. Dipende dai tempi delle procedure tecniche”. Il ministro ha aggiunto: “Io i procedimenti amministrativi aperti sono per chiuderli. Poi però bisogna chiuderli bene. Non è che ci sia una scadenza”.
Quindi, non è detto che sia l’attuale governo dimissionario a pubblicare la Cnapi, come aveva detto che sarebbe successo il ministro Calenda, affermando che “pubblicarla è atto dovuto di responsabilità/trasparenza”. Come riferisce l’Ansa, infatti, secondo il ministro Galletti “bisogna vedere i tempi della formazione del nuovo governo, che non dipendono da me”.