QUEL CHE C’È DA SAPERE
Il ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il decreto per la diffusione delle energie rinnovabili in venti isole minori, non interconnesse alla rete elettrica del continente. Le isole coinvolte dal provvedimento hanno superficie superiore a 1 kmq, sono localizzate a più di 1 km dal continente e la popolazione residente è di almeno 50 persone. Si tratta di piccole realtà, nelle quali l’approvvigionamento di energia avviene usualmente via nave, con possibili interruzioni nei periodi di maltempo e con una domanda variabile a causa della fluttuazione delle presenze stagionali. Le venti isole sono: Capraia, Giglio, Ponza, Ventotene, Tremiti, Favignana, Levanzo, Marettimo, Pantelleria, Ustica, Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli, Vulcano, Lampedusa, Linosa e Capri.
Il decreto definisce gli obiettivi quantitativi del fabbisogno energetico da coprire attraverso la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, gli obiettivi temporali e le modalità di sostegno degli investimenti necessari al perseguimento di questi obiettivi.
Gli obiettivi per il 2020 indicano l’installazione di potenza elettrica rinnovabile sufficiente per generare in media il 10% della produzione elettrica totale, nonché l’installazione di pannelli solari termici e pompe di calore per la produzione di acqua calda sanitaria, in sostituzione di boiler elettrici, in quantità sufficiente a ridurre del 5% i consumi elettrici.
Entro il 2017, i gestori dei sistemi elettrici delle isole sono tenuti a presentare programmi tecnici ed economici per:
a) definire gli interventi di ammodernamento e rafforzamento della rete elettrica isolana, anche con accumuli, per triplicare la potenza elettrica installabile, rispetto a obiettivi 2020;
b) valutare le ipotesi di riconversione, anche parziale, a fonti rinnovabili, degli impianti elettrici a fonti convenzionale esistenti;
c) formulare ipotesi di copertura dei costi di realizzazione del programma a valere su programmi di sostegno europei, nazionali, regionali e, in via complementare, sulla componente tariffaria UC4.
Il decreto prevede anche la realizzazione di due o più progetti integrati che consentano, entro il 2020, di ridurre la produzione elettrica annua convenzionale dell’isola tra il 20% e il 50% (sulla base della produzione convenzionale dell’isola), mediante soluzioni innovative:
– integrazione delle fonti rinnovabili con sistemi di accumulo;
– sviluppo di trasporto elettrico;
– integrazione del sistema elettrico con il sistema idrico isolano e con la domanda modulabile;
– ammodernamento della rete secondo i concetti degli smart distribution system.
Con successivi decreti saranno stabiliti gli ulteriori obiettivi per i periodi 2021-25 e 2026-30, e definite le relative modalità di raggiungimento, compresi i progetti integrati innovativi.