QUEL CHE C’È DA SAPERE
In Italia gli edifici della Pubblica amministrazione sono oltre 13.000 e consumano 4,3 TWh di energia l’anno, per una bolletta complessiva di circa 650 milioni di euro. Quelli più energivori sono circa il 20% del totale, con un consumo pari a 1,2 TWh e una spesa di 177 milioni di euro.
“Per rendere efficienti energeticamente gli edifici più energivori della Pubblica amministrazione servirebbe investire circa un miliardo di euro. In questo modo si riuscirebbero a tagliare i consumi mediamente del 40%, risparmiando ogni anno circa 75 milioni di euro sulla bolletta. Inoltre, questa operazione permetterebbe di creare oltre 13.000 nuovi posti di lavoro e tagliare 130.000 tonnellate di emissioni di C02.” Lo ha affermato il presidente dell’Enea, Federico Testa, intervenendo a un convegno alla Camera dei deputati e ricordando che negli ultimi dieci anni le famiglie italiane hanno realizzando 2,5 milioni di interventi per rendere più efficienti le proprie abitazioni, con un investimento di circa 28 miliardi di euro, che ha permesso di tagliare 26 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica.
“L’ecobonus nel residenziale – osserva Testa – ha già contribuito a creare circa 50.000 nuovi posti di lavoro l’anno nell’edilizia, un settore fortemente colpito dalla crisi economica. Ma per ottenere risultati ancora più rapidi e significativi, sia per l’economia che per l’ambiente, bisognerebbe puntare a interventi di deep renovation, che potrebbero abbattere del 60-80% i consumi dei condomini italiani più energivori”.