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2024-10-12 17:21

I cambiamenti climatici tra Obama e Trump

QUEL CHE C’È DA SAPERE

Tre giorni prima di lasciare la Casa Bianca, il presidente uscente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha autorizzato il versamento di 500 milioni di dollari al Fondo verde per il clima dell'Onu, nell'ambito dell'impegno assunto dagli Usa con la firma dell'accordo di Parigi. Sinora gli Usa hanno versato uno dei tre miliardi per cui si sono impegnati nel corso di quattro anni.

Poche ore dopo il giuramento come nuovo presidente, Donald Trump ha azzerato il sito della Casa Bianca versione Obama e ha cominciato ad inserire i propri contenuti. La prima delle Top Issues è una pagina intitolata An America First Energy Plan, in cui si afferma che “per troppo tempo siamo stati condizionati da normative onerose per la nostra industria energetica. Il presidente Trump è impegnato a eliminare le politiche non necessarie e dannose come il Climate Action Plan e il Waters of the U.S. rule. L’eliminazione di queste restrizioni aiuterà molto i lavoratori americani, aumentando i salari di oltre 30 miliardi di dollari nei prossimi sette anni”.

Nella stessa pagina si legge che “il nostro bisogno di energia deve andare di pari passo con una gestione responsabile dell’ambiente. Proteggere l’aria pulita e l’acqua pulita, conservare i nostri habitat naturali, preservare le nostre riserve e risorse naturali rimane una priorità. Il presidente Trump rifocalizzerà l’EPA sulla sua missione fondamentale, la protezione della nostra aria e della nostra acqua”.

Nei giorni successivi, riferisce l’Ansa, riprendendo quanto rivelato dall'agenzia Reuters e confermato da fonti del Washington Post, i funzionari dell'EPA (Environmental Protection Agency) nominati da Trump hanno detto a voce ai responsabili del sito dell’Agenzia di togliere la sezione sui cambiamenti climatici. I gestori del sito hanno fatto resistenza e hanno chiesto un ordine scritto. Qualcuno ha addirittura salvato copie delle pagine su cd e chiavette usb, nel caso fossero state cancellate dal sito.

Quando la cosa è trapelata, i fedelissimi di Trump hanno fatto marcia indietro. Il nuovo portavoce dell'Agenzia, Doug Ericksen, ha spiegato che i funzionari stanno rivedendo tutti i contenuti editoriali delle pagine del sito dell’EPA e stanno discutendo possibili cambiamenti.