QUEL CHE C’È DA SAPERE
Il 26 aprile, la Camera ha iniziato l’esame, in prima lettura, del disegno di legge sul contenimento dell’uso del suolo e il riuso del suolo edificato. Il provvedimento, come illustra un dossier del Servizio studi di Montecitorio, detta i princìpi fondamentali per la valorizzazione e la tutela del suolo, con particolare riguardo alle superfici agricole e alle aree sottoposte a tutela paesaggistica, al fine di perseguire le seguenti finalità: promuovere e tutelare l'attività agricola, il paesaggio e l'ambiente; contenere il consumo di suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile che esplica funzioni e produce servizi ecosistemici, anche in funzione della prevenzione e della mitigazione degli eventi di dissesto idrogeologico e delle strategie di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici.
Viene stabilito che il riuso e la rigenerazione urbana, oltre alla limitazione del consumo di suolo, costituiscono princìpi fondamentali del governo del territorio e che, fatte salve le previsioni di maggiore tutela delle aree inedificate introdotte dalla legislazione regionale, il consumo di suolo è consentito esclusivamente nei casi in cui non esistono alternative consistenti nel riuso delle aree già urbanizzate e nella loro rigenerazione. E’ quindi obbligatorio valutare le alternative di localizzazione che non determinino consumo di suolo. Nel caso non esistano alternative consistenti di riuso/rigenerazione, si prevede che le Regioni orientino l'iniziativa dei Comuni a fornire nel proprio strumento di pianificazione specifiche e puntuali motivazioni relative all'effettiva necessità di consumo di suolo inedificato.
La pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistica deve privilegiare il riuso e la rigenerazione urbana, ai fini del contenimento del consumo del suolo, favorendo la destinazione agricola e l'esercizio di pratiche agricole anche negli spazi liberi delle aree urbanizzate, e perseguendo la tutela e la valorizzazione dell'attività agricola attraverso la riduzione del consumo di suolo.
Per “consumo di suolo” si intende l'incremento annuale netto della superficie agricola, naturale e seminaturale, soggetta a interventi di impermeabilizzazione. Per “compensazione ambientale” si intende l'adozione, contestualmente all'intervento di consumo di suolo, di misure dirette a recuperare, ripristinare o migliorare le funzioni del suolo già impermeabilizzato attraverso la sua deimpermeabilizzazione e a ripristinare le condizioni naturali del suolo. Viene precisato che il suolo costituisce una risorsa ambientale non rinnovabile.